La Storia del Pasticciotto
La storia del pasticciotto salentino è in parte ricostruzione storica ed in parte leggenda e per questo affascinante intrigante come il gusto di Sapori che si sprigionano dal piccolo dolce del Salento. La leggenda per alcuni versi si lega anche alla città di Roma. Il Pasticciotto Roma…
Ascalone e il Pasticciotto
Non esiste una sola versione della nascita del pasticciotto, ma quella più importante e più accreditata ci riporta indietro nel tempo: esattamente al 1745 quando si narra che ad inventare la ricetta del pasticciotto sia stato Nicola Ascalone. Nicola ascalone pasticcere Salentino diventato l’inconsapevole firma di un dolce destinato ad entrare con forza nella lista delle prelibatezze tipiche della Regione. Si racconta che Ascalone in quel periodo fosse in difficoltà economiche e che in cerca di maggiore fortuna trascorresse le proprie giornate a sperimentare nuove ricette.
Una volta decise di mescolare impasto e crema avanzati dopo aver infornato una torta provando a realizzarne un’altra decisamente più piccola. Il risultato però non lo fece impazzire più di tanto, infondo si trattava di un dolce decisamente improvvisato, un pasticcio. Il primo pasticciotto della storia Ascalone lo avrebbe quindi subito regalato ancora caldo ad un passante il quale invece non smise più di fare i complimenti.
Galatina e il Pasticciotto
A ricostruire la vicenda del pasticciotto è stato Zeffirino Rizzelli ex sindaco di Galatina, giornalista e cultore di storia patria, scomparso nel 2007. Non molti anni fa Rizzelli ha condotto degli studi su documenti storici per ricostruire le vicende di Ascalone e di un dolce in grado di conquistare i palati di qualsiasi latitudine nel giro di due secoli.
Secondo le informazioni raccolte sarebbe stato un anonimo cronista del tempo a raccontare che Ascalone tra un dolcetto e una torta piuttosto non finita, abbastanza nervoso si ritrova un impasto e un po’ di crema non sufficienti a manipolare per un’altra torta intera, decise allora di utilizzare quei resti ponendoli in un piccolo recipiente di rame e facendone una piccolissima torta alla crema. Il passante che ne rimase esterrefatto sarebbe stato Don Silvestro, il parroco di paese che ogni mattina faceva visita al pasticcere.
Il sacerdote si innamorò subito di quel pasticcio e ne ordinò altri per la comunità con stupore da parte di Ascalone. Don Silvestro diventò così la migliore pubblicità per la sua nuova creazione. In paese la voce iniziò a girare e i pasticciotti cominciarono ad andare a ruba.
Il dolce ottimo e il passaparola fa il resto. Il successo è immediato in tutta la provincia da dove arrivano numerosi visitatori solo per assaggiarlo: nacque quindi il pasticciotto “de Lo Scalone”
Papa Wojtyla e il Pasticciotto
Un grande amante del pasticciotto è stato Santo Papa Wojtyla che durante un suo viaggio pastorale in Puglia si è recato nell’odierna pasticceria Ascalone. Dopo averlo assaggiato ha così tanto apprezzato il pasticciotto Leccese che più volte la settimana se lo faceva recapitare in Vaticano. I suoi pasticciotti venivano portati a Brindisi nelle prime ore del mattino e da qui prendevano il volo delle sei per arrivare a Città del Vaticano in tempo per la colazione del Santo Padre.
Il pasticciotto Leccese ha conquistato un po’ tutti per la genuinità dei suoi ingredienti e il suo squisito sapore. Oggi oltre alla versione originale i pasticciotti si possono gustare in diverse varianti: alla nocciola, al pistacchio, all’arancia, con crema pasticcera e marmellata di amarene, con il ripieno di Gianduia, con la cioccolata fondente, con il caramello e molti altri gusti.
Il Pasticciotto e Roma, la città eterna
Secondo un’altra versione, tramandata di padre in figlio nel Salento, il dolce sarebbe stato creato in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, la città eterna. In quella giornata, infatti, viene celebrata fin dall’antichità un’importante festa patronale a Galatina, cui accorrono moltissimi Fedeli. Quale occasione migliore per vendere molti dolci? così la famiglia di pasticceri Ascaloni, realizzò un dolce a base di pasta frolla e crema pasticcera, utilizzando gli ingredienti avanzati per realizzare le torte più grandi.
Il Pasticciotto Roma e Pio V
Ebbene, esiste anche un’altra versione diffusa a Lecce che rivendica la sua storia del pasticciotto. Secondo questa versione sarebbe stata inventata da un misterioso pasticcere napoletano che abitava a Lecce. Tuttavia una delle versioni più accreditate insieme a quelle che abbiamo già raccontato parla di Roma agli inizi del Cinquecento. Alcuni studi hanno infatti messo in relazione il pasticciotto con un ricettario del 1570 Di Bartolomeo Scappi conosciuto come il cuoco segreto di Pio V che nel libro V, “ L’arte et prudenza di un maestro cuoco” parla di come realizzare paste in diversi modi di composizione e crema con ingredienti e preparazioni pressoché identici al dolce Salentino. Quindi Scappi, membro della confraternita dei cuochi e dei pasticceri di Roma, aveva intuito già allora il potenziale e la bontà della ricetta che si sarebbe affermata nei secoli successivi in Salento.
Quel che è certo è che il pasticciotto dal 1745 è un dolce apprezzato e amato che rimane leggero e digeribile. La Pasticciotteria in via Leone V, 125 è la nostra prima sede del brand La Pasticciotteria che abbiamo deciso di aprire nel cuore di Roma, a pochi passi dal Vaticano.